Mario Sironi (1885 - 1961)

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Mario Sironi (1885 - 1961) è stato un pittore e scultore del XX secolo. A Roma dal 1886, interrompe gli studi di Ingegneria per frequentare la Scuola Libera del Nudo. Dopo aver conosciuto Boccioni e Severini nello studio di Balla, abbandona le prime esperienze divisioniste per orientarsi verso il Futurismo, con una costante tensione tra il dinamismo di matrice futurista e la personale vocazione a concepire il quadro per masse architettoniche statiche e compatte. Soggiorna con Boccioni a Parigi, dove approfondisce la conoscenza del Cubismo, e si accosta poi al Futurismo di Carrà, orientato allo studio del rapporto tra spazio e volume. Dopo aver tenuto la sua prima mostra personale nel 1919 alla Casa d'Arte Bragaglia di Roma, avvia la tematica dei paesaggi urbani, che rappresentano, attraverso toni scuri atipici rispetto a quelli futuristi, la grandezza dello sviluppo industriale ma anche i suoi aspetti più alienanti per l'uomo. Nel 1922 fonda il gruppo Sette pittori del Novecento, con cui partecipa alla Biennale di Venezia nel 1924. Negli anni '30 svolge l'attività di organizzatore di mostre (padiglione italiano all'Esposizione Universale di Parigi), in un'ottica di arte con funzione etica e civile, che si esprime anche nei grandi cicli celebrativi realizzati a Milano e a Roma. Le sue opere murali non sono gradite al Regime, che le considera poco propagandistiche, determinando l'esclusione dell'artista dalla Biennale del 1934. Nel secondo dopoguerra rifiuta una mostra personale alla Biennale di Veneziae riceve dal Ministero della Pubblica Istruzione la "medaglia per i benemeriti della cultura".ù La sua ultima produzione è costituita dalla serie delle Moltiplicazioni, in cui gli spazi vengono composti da parti di paesaggio e oggettỉ sovrapposti, e dalle Apocalissi.

FONTE: La Famiglia nell'arte

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